La visita di chirurgica vascolare ha come obiettivo quello di prevenire e trattare le patologie delle arterie e delle vene ed è una fase fondamentale per la preparazione del paziente a cui è stata diagnosticata una patologia vascolare (in particolare restringimenti, dilatazioni o deterioramenti causati da ateriosclerosi, insufficienza venosa cronica, aneurismi, malformazioni, diabete) per la cui soluzione può essere necessario un intervento chirurgico.
Le ragioni che indirizzano un paziente verso questa tipologia di visita sono molteplici e generalmente è il medico di famiglia che fa notare al paziente una qualche disfunzione che merita un consulto specialistico, come ad esempio, una certa dolorabilità durante la deambulazione, la presenza di vene varicose, così come la presenza di ferite che faticano a rimarginarsi.
Inoltre, la visita chirurgica vascolare è altamente consigliata per coloro che soffrono di condizioni patologiche croniche, come il diabete, l’ipertensione e l’obesità, al fine di monitorare eventuali danni che tali patologie stanno producendo sull’organismo.
A tali patologie si possono associare diverse patologie che colpiscono le arterie: aneurismi vascolari, aterosclerosi, malattie dell’arterie carotidi; anche le vene possono essere interessate: trombosi venose profonde e vene varicose.
La visita di chirurgia vascolare inizia con l’anamnesi, per raccogliere la storia medica del paziente, inclusi lo stile di vita, attività fisica e sedentarietà, possibili malattie in corso, per conoscere nel dettaglio i sintomi riferiti. Segue un esame obiettivo, durante il quale lo specialista esamina le zone interessate da problemi vascolari e con il supporto dell’ecografia Doppler, che permette di valutare il flusso sanguigno e identificare eventuali ostruzioni o anomalie nei vasi sanguigni. Lo specialista può chiedere di effettuare ulteriori esami diagnostici ( angio TC, angio RM, Arteriografia ) per avere una panoramica più completa dello stato vascolare del paziente.
La visita consente di prescrivere una eventuale terapia farmacologica e di indirizzare il paziente ad un programma di prevenzione (contrastando i principali fattori di rischio quali fumo, ipercolesterolemia, obesità, diabete e ipertensione) e di riabilitazione (per preservare il più possibile il patrimonio arterioso residuo) o, nei casi più severi, verso la chirurgia arteriosa ricostruttiva.
Presso il Poliambulatorio Baia del Re, visita il Prof. Giovanni Nano, Responsabile dell’Unità di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare all’IRCCS Policlinico San Donato di Milano.