Trattamento conservativo della scoliosi – Centro Lusenti di Piacenza

10 buoni motivi per scegliere il Metodo Lionese

1. Il metodo lionese è il più antico trattamento conservativo della scoliosi. Si può beneficiare di 200 anni di esperienza nel campo della fisioterapia e dei corsetti.
2. Il metodo lionese è il primo ad aver creato nel 1998 un database prospettico computerizzato “kinesis”che consente di presentare i risultati reali su tutti i pazienti senza alcun pregiudizio di selezione.
3. Il metodo lionese è stato il primo, dal 1986, a produrre corsetti utilizzando la moderna tecnica CAD/CAMche garantisce una migliore correzione.
4. Dal 1982, il metodo lionese è stato il primo a integrare il piano sagittalecon la correzione frontale e grazie all’imaging EOS, l’equilibrio isostatico sul piano sagittale in funzione dell’incidenza pelvica.
5. La correzione del corsettoviene eseguita direttamente sul paziente e non in base alla radiografia. In ortopedia trattiamo un paziente, non una radiografia. La correzione è la stessa per la fisioterapia e per il corsetto.
6. Il metodo lionese è l’unico a presentare risultati a lungo termine (20-30 anni)con un significativo rallentamento della storia naturale della scoliosi in età adulta.
7. La scoliosi è una deviazione 3D della colonna vertebrale, ma il metodo lionese è l’unico che spiega come correggere la colonna vertebrale dalla superficie esterna del tronco con l’iperboloide come modello.
8. La scoliosi è una malattia della postura. La fisioterapia del metodo lionese è l’unica che si basa sulla stimolazione del sistema posturale.
9. La formazione al Metodo lionese è l’unica disponibile on-linee permette a tutti i fisioterapisti e ortopedici di essere certificati.
10. Il nuovo ARTbrace lionese è l’unico a trattare l’instabilità nella scoliosi dell’adultoe rappresenta una reale alternativa all’intervento chirurgico.

Al Centro Lusenti di Piacenza l’ Ambulatorio per la Scoliosi è coordinato dalla dottoressa Pieremilia Lusenti con la collaborazione del prof. Jean Claude de Mauroy e della dottoressa Maria Petruzzi.